A 70 chilometri da Roma ed a 20 da Rieti, poco distante dai monti del Terminillo, si innalza Rocca Sinibalda (552 metri di altitudine) immersa nel verde intenso dei boschi che la circondano.
La storia di questo grazioso borgo, tra i più importanti centri della Valle del Turano con circa 830 abitanti, è legata a doppio filo alle vicende che nei secoli hanno interessato il suo celebre castello, la cui posizione di dominio sulla pianura sottostante, l’ha reso da sempre un obiettivo ambito dai potentati feudali della zona. Risalente almeno al X secolo, nel 1527, per volere di Clemente VII Medici, il castello passò al cardinale Alessandro Cesarini che lo trasformò da “semplice” fortificazione militare, in un’imponente costruzione, la stessa che possiamo ammirare ancora oggi, così concepita dall’architetto Baldassarre Peruzzi. Dal 1600 la sua storia è un susseguirsi di continui avvicendamenti che conducono direttamente al 1903, quando Vittorio Emanuele III, da poco Re d’Italia, visitò la struttura, che all’epoca ospitava il municipio, la pretura e la caserma dei Reali Carabinieri.
A chi percorre le strade di accesso al paese, già qualche chilometro prima di raggiungerlo, si presenta un panorama caratteristico dominato dal maestoso Castello di Rocca Sinibalda, nodo centrale dell’antico borgo, intorno al quale sono raccolte le antiche case che si affacciano sulla Valle.
La costruzione che ha sfidato l’usura dei secoli e delle intemperie si presenta sotto la forma di un’aquila ad ali spiegate, con fondamenta che poggiano saldamente sulla viva roccia. Vi si accede attraverso un portone laminato di ferro entro il quale si apre un piccolo passaggio che consente un più facile accesso.
Oltre al castello e alla grande torre d’avvistamento nei pressi dell’abitato, la Chiesa della Madonna della Neve, in località Convento a un chilometro dal paese, il cui altare maggiore è incorniciato da preziosi stucchi barocchi e la Chiesa di Sant’Erasmo, in località Vallecupola, con varie tele di epoca rinascimentale, sono luoghi che meritano almeno una visita e che garantiscono una fantastica esperienza visiva a tutti i viaggiatori.
Il museo diffuso di Posticciola, che si trova nel piccolo borgo medievale omonimo e che si erge dinanzi alla diga del lago del Turano, a pochi chilometri di distanza da Rocca Sinibalda raccoglie la straordinaria storia e la cultura di questo territorio così vecchio ma nuovo.
Oggi il paese si presenta ben conservato, all’ombra dell’imponente rocca che da sempre veglia su di esso e lo protegge, tra i suoi vicoli ci si può ancora immergere in un’atmosfera magica e contagiosa, che ci riporta indietro nel tempo, quando Rocca Sinibalda e il suo imponente maniero dominavano le valli circostanti.
Idee per immergersi nei sapori e nei luoghi di Rocca Sinibalda